Indagini per….. OGNI SITUAZIONE !
Le indagini ambientali NON possono essere standardizzate, se non su al cuni punti, in quanto l’approccio cambia molto a secondo del sito da indagare.
Non esiste la formula “pacchetto” precostruito, con un prezzo sempre uguale, numero di indagine standard, metodologie “fotocopia”.
L’esperienza del tecnico è molto importante, come anche il sopralluogo in sito.
Indagini Per… LOFT in aree industriali dismesse.
In molti casi le indagini si svolgono in realtà dismesse di piccole dimensioni e difficile accesso.
Soprattutto prima della seconda guerra mondiale e nei primi anni ’50 le industrie o erano enormi (tipo Falck, Breda, ecc.) oppure erano piccole realtà, più artigianali che altro, in sottoscala, cortili di palazzi, ecc.
In questi casi ci si trova a portare gli strumenti in zone veramente “difficili”: scendere rampe di scale strette e mal illuminate, entrare in porte piccole e nascoste…
In questo caso occorre utilizzare tutti gli strumenti che la tecnologia ci mette a disposizione, anche quelli manuali.
Anche la Norma UNI 10802:2013 (pagina 40, paragrafo 5.3) e la 116082:2017 prevedono la possibilità di usare gli strumenti manuali (“Succhielli” o “Auger”).
Gli strumenti manuali hanno il vantaggio di poter operare ovunque, ma comportano un notevole dispendio di forze fisiche dell’operatore.
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Inoltre non sono adatti in terreni troppo ghiaiosi, mentre in terreni più fini possono arrivare, con le dovute prolunghe, anche a 5-6 metri di profondità.
Si possono usare strumenti più “sofisticati” ma comunque facilmente trasportabili (con una certa fatica fisica) in ogni luogo.
Il campionatore a Percussione portatile (diametro 40 mm)
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Oppure il campionatore a rotazione (diametro 60 mm)
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Questi due strumenti funzionano con un motore a scoppio (percussione) o energia elettrica (rotazione).
Oltre alle difficoltà di fornire energia agli strumenti (superabili con rifornimenti benzina/gasolio e con un motogeneratore elettrico) si ribadiscono le stesse difficoltà illustrate prima con gli strumenti manuali, per i vari tipi di terreni.
Se lo spazio permette allora si può passare a macchine di maggior potenza, che possono raggiungere (e superare) la decina di metri di perforazione.
Il campionatore a percussione “pesante”, diametro 45 mm
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Il campionatore a rotazione, diametro 101 mm
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In ogni caso il campione prelevato è sempre rappresentativo del sistema, si può anche ricostruire la stratigrafia del terreno e le quantità di materiale sono adatte ad essere avviate al laboratorio d’analisi, con risultati validi di caratterizzazione delle potenziali contaminazioni.
Si ricorda sempre che le indagini devono essere progettate e svolte da personale competente, come quello di Foldtani.