Gestire i terreni in casi di calamità naturale

La gestione dei terreni e dei rifiuti derivanti da una calamità naturale (frana, terremoto, alluvione, ecc.), soprattutto durante la fase d’emergenza, è una cosa difficile e complessa.

In questi casi una strato di terreno “alloctono” come può essere il detrito di frana oppure i fanghi da esondazione dei fiumi, si deposita sui terreni o dentro le case e deve essere allontanato, per il ripristino dello stato dei luoghi.

Le pesanti piogge fanno tracimare i fiumi dagli argini e l’acqua invade velocemente campi coltivati, strade e città.

Se per le vie dei Paesi si spala il fango, liberando case e marciapiedi, sui campi coltivati si è depositato uno strato di spessore variabile di limo e sabbia fine.

Dato che (purtroppo) molto spesso i nostri fiumi e torrenti sono collettori di scarichi civili ed industriali, spesso a finire sui campi, e nelle case sono gli idrocarburi ed altri inquinanti di origine non naturale.

Nelle case e sui terreni c’è un po’ di tutto, ma nella maggior parte dei casi si tratta di limo e sabbia fine, materiali trasportati dall’acqua dei fiumi.

E fin qui nessun problema di contaminazione.

Ma spesso è possibile trovare inquinanti chimici, come il gasolio e la benzina, provenienti dalle cisterne che sono state portate via dalla corrente, oppure altri tipi di inquinanti derivati dal dilavamento delle aree industriali.

E poi ci sono rifiuti, carcasse di animali, rifiuti ingombranti e altro ancora.

Il DPR 120/17 sulle Terre e Rocce da Scavo prevede, in caso di “somma urgenza”, la possibilità di allontanare immediatamente il materiale dall’area colpita, senza attendere i tempi tecnici per le analisi e le comunicazioni burocratiche di rito.

Ovviamente i terreni asportati andranno portati ad un sito di deposito temporaneo in cui, con calma, verranno analizzati ed in base ai risultati avviati a centri di deposito o recupero definitivo.

Lo stesso dicasi dei fanghi sulle strade o nelle case.

Un problema diverso sono i rifiuti veri e propri (carcasse, mobili, macerie, ecc.) che vanno gestiti in accordo con gli Enti di Controllo (come ARPA, Comune, Provincia, ecc.) secondo il D.Lgs 152/06 e s.m.ei.

E’ buona norma, comunque, far controllare i rifiuti ed i terreni da professionisti specializzati, come quelli di Foldtani, e farsi seguire dagli stessi nei rapporti con gli Enti Pubblici.

Tenete presente che il regime sanzionatorio per la gestione dei terreni e dei rifiuti in modo non conforme alla legge è molto pesante. La Burocrazia non riconosce lo stato di calamità !

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *