Capiamo le indagini ambientali preliminari: Capitolo 3 – I carotaggi a rotazione

Questo è il terzo capitolo della serie “Capiamo le indagini ambientali preliminari”. In questo articolo ci occuperemo di un particolare tipo di carotaggi, quelli a rotazione. Andremo a osservare i casi più comuni in cui vengono utilizzati, le caratteristiche peculiari, i vantaggi e gli svantaggi.

Prima di andare a descrivere nel dettaglio quando e come usare i carotaggi a rotazione, vorrei esporvi una domanda chiave: perchè utilizzare i carotaggi a rotazione rispetto a quelli a percussione?

I carotaggi a rotazione, per via del loro funzionamento intrinseco, sono in grado di arrivare a diametri molto più ampi rispetto alla controparte a percussione. In questo modo si è in grado di estrarre in una sola volta una quantità molto consistente di materiale.

Inoltre esso ha un potere di perforazione maggiore: riesce addirittura a carotare rocce, cosa impossibile a qualunque tipo di carotaggio a percussione.

L’unico grande svantaggio di questo tipo di carotaggio è l’alto coefficiente d’attrito. Esso provoca una dispersione significativa di calore, che potrebbe fare evaporare i composti chimici volatili, modificando il campione prelevato.

Dopo questa breve introduzione, andiamo un poco più nel dettaglio.

Campionatore a rotazione cingolato.

Caratteristiche e utilizzi del campionatore a rotazione

Il campo di utilizzo di un campionatore a rotazione riguarda in particolare terreni coesivi molto consistenti e talvolta anche materiali granulari compatti con matrice limo argillosa o con un certo grado di cementazione.

I campionatori a rotazione devono possedere una serie di caratteristiche fondamentali. Esse sono:

  • che la scarpa tagliente abbia, nel tratto che sporge dalla corona in rotazione, un rapporto delle aree (fra ferro e campione) analogo a quello di quelli a pareti sottili;
  • la parete del portacampione interno non deve ruotare e ciò deve essere garantito anche in presenza di notevoli pressioni verticali necessarie per la penetrazione/perforazione;
  • che la superficie interna della fustella/campionatore sia liscia, non ovalizzata, pulita ed a basso coefficiente di attrito (acciaio inossidabile);
  • utilizzare una scarpa tagliente con un diametro di ingresso leggermente minore (decimi di millimetro) rispetto a quello interno della fustella per facilitare lo scorrimento fra le due superfici.
Foro di un campionatore a rotazione.

Per concludere

Questo è tutto quello che è necessario sapere per avere una idea basica di quando e come usare un campionatore a rotazione per i carotaggi.

Se volete leggere il capitolo precendente della serie “Capiamo le indagini ambientali preliminari”, clicca qui.

Se avete necessità di campionamenti, specialmente a rotazione, è sempre l’ideale riferirsi ad esperti del settore, come quelli in Foldtani.

Vi ringraziamo per la lettura e vi auguriamo una buona giornata!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *